Il vangelo di Giovanni alla luce della fisica di Einstein

Il vangelo di Giovanni alla luce dell’equazione materia-energia formulata dalla teoria della relatività di Einstein.

“La teoria della relatività ci parla anche della consustanzialità Materia-Energia o meglio della trasformabilità dell’uno nell’altra e viceversa. Questo concetto è sinteticamente espresso nella formula matematica E= mc2.

Anche all’interno di ogni singolo individuo, nella cosiddetta “psiche”, esiste una massa, che non è altro che tutta la conoscenza all’interno del pensante (ciascun uomo, già la porta in sè dalla nascita e la accresce lungo l’arco della sua esistenza individuale), come massa però immateriale, ovvero interna, non oggettualizzata all’esterno.

Detta massa immateriale è energia fermata in forme del pensiero e il pensiero corre sempre molto velocemente, oltre la velocità della luce, anche se spesso molti dei nostri pensieri, quelli più pesanti, ci appaiono molto lenti; sono i pensieri che si fermano nella ripetitività di certi motivi bloccanti, che non si riescono a sciogliere e a demassificare. Massa è anche l’inconscio collettivo o universale; anche questa è massa da “sciogliere”.

L’energia è contenuta nella massa, immateriale (interna) o materiale (esterna) che sia, nel senso che se noi  dovessimo escludere la massa (cosa tra l’altro impossibile), l’energia finirebbe! E con essa la vita.

Così è scritto in Giovanni:

“La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta… Egli (la luce), era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.

Venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio…

E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”.

Così come nella massa materiale anche di un solo nucleo di un piccolo atomo è contenuta una quantità grande di energia, così anche in una pur piccola massa immateriale all’interno di un singolo uomo, è contenuta la stessa grande quantità di energia.

Ma se la massa non si può escludere perchè con essa finirebbe l’energia necessaria alla vita, essa potrebbe però trasformarsi tutta in energia.

L’energia-pensiero che, pur avendo sempre una velocità che va oltre  quella della luce, ha anche differenti lunghezze d’onda, differenti frequenze e quindi velocità; dipende se il pensiero è più o meno massificato, come per esempio nei suddetti “pensieri ripetitivi” che sono lenti, anzi talvolta bloccanti omologamente a la realtà esterna dove ci sono vari tipi di energia con differenti frequenze, intensità, in relazione alla massa più o meno grande delle forme materiali.

(pag. 142-143 di Fabrizio Raggi, “La vita vera nella realtà quotidiana”, 2011 – Zephyro Edizioni)

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