1895: la rivoluzione psicoanalitica

Con il termine di “terza rivoluzione” Freud intendeva riferirsi al cambiamento da lui avviato con la formulazione del concetto di “inconscio” quale elemento fondante la struttura psichica dell’uomo e quale movente essenziale del suo comportamento.

Parlando di “terza rivoluzione” intendeva alludere alle altre due umiliazioni culturali che l’identità egoica dell’uomo aveva dovuto subire, ad opera di Copernico prima, e quella più recente e non ancora digerita da parte di Darwin.

Tutto ebbe inizio nel 1895. In quell’anno di svolta nella storia del pensiero e dell’umanità, due medici viennesi specializzati in neurologia, il dottor Sigmund Freud e il dottor Josef Breuer pubblicarono gli “Studi sull’isteria“.

In natura nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma; così anche la psicoanalisi non nacque dal nulla, ma derivò le sue concettualizzazioni da una “preistoria delle idee psicoanalitiche”, una lenta evoluzione del pensiero che preparò impercettibilmente le basi per la nascita di questa nuova scienza.

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